
Il rientro a scuola dopo le vacanze può essere accompagnato da una sensazione diffusa tra gli studenti: il cosiddetto mal di scuola. Si tratta di un mix di ansia, stress e resistenza psicologica legata al ritorno tra i banchi, alle verifiche e alla routine scolastica. Ma il mal di scuola esiste davvero o è solo un modo di dire? In realtà, è un fenomeno riconosciuto dagli esperti di psicologia dell’adolescenza e può manifestarsi con sintomi fisici, emotivi e comportamentali.
In questo articolo imparerai che:
- l'irritabilità è uno dei principali segnali del mal di scuola
- timidezza o difficoltà di apprendimento possono portare maggiormente a soffrirne
- creare una routine e fare movimento aiutano a ridurne l’impatto
- gli insegnanti dovrebbero favorire un ambiente scolastico positivo
Cos’è il mal di scuola
Il mal di scuola non è solo pigrizia o voglia di restare a casa. Spesso deriva da ansia da prestazione, difficoltà relazionali con compagni o docenti, o da un sovraccarico di compiti a casa e impegni. Alcuni segnali comuni includono mal di testa, mal di pancia, irritabilità, stanchezza e rifiuto di partecipare alle lezioni.
Secondo studi psicologici, sintomi come questi rientrano nella cosiddetta “ansia scolastica” e possono comparire in modo più intenso durante le prime settimane di scuola dopo lo stop delle vacanze o in occasione di verifiche importanti.
Chi ne è più soggetto
Il fenomeno del mal di scuola, diffuso a tutti i livelli, spesso riguarda soprattutto gli studenti delle scuole superiori che lo sperimentano in forme complesse legate a stress, pressione sociale e ansia. Sono particolarmente a rischio gli studenti che incontrano difficoltà nell’apprendimento, chi ha una scarsa autostima o tende alla timidezza, e chi affronta conflitti con compagni o insegnanti.
Anche un carico eccessivo di studio o di attività extracurriculari può contribuire a generare disagio.
Riconoscere questi segnali precoci è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire che il disagio si trasformi in un vero e proprio ostacolo alla vita scolastica.
Strategie per combatterlo
Esistono diverse tecniche pratiche per affrontare il mal di scuola, sia a casa sia a scuola:
- Organizzare la giornata: creare una routine chiara aiuta a ridurre ansia e confusione
- Pause regolari: alternare studio e momenti di relax per evitare sovraccarichi cognitivi
- Attività fisica: sport e movimento favoriscono il benessere psicofisico
- Dialogo aperto: parlare con genitori, amici o insegnanti dei propri timori
È importante ricordare che, se i sintomi persistono o diventano intensi, è consigliabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale.
In che modo famiglie e insegnanti possono supportare i ragazzi
Genitori e insegnanti giocano un ruolo chiave nel ridurre il mal di scuola e nel promuovere un’esperienza scolastica positiva.
È importante ascoltare gli studenti senza giudicarli, stabilire regole chiare ma flessibili sullo studio e valorizzare anche i successi più piccoli. Promuovere un ambiente scolastico positivo, inclusivo e attento alle esigenze di ciascun ragazzo aiuta a costruire resilienza, incoraggiando gli studenti a vedere la scuola come uno spazio di crescita personale e non solo come un insieme di obblighi.
Il supporto costante e l’attenzione al benessere psicologico sono fondamentali per affrontare con serenità ansia e stress legati al ritorno tra i banchi.
L'istituto Gabriele D'Annunzio è pronto a supportarti
Il mal di scuola è un fenomeno reale che può colpire studenti di tutte le età, ma può essere gestito con attenzione, supporto e strategie pratiche. Comprendere le cause, riconoscere i segnali e mettere in atto tecniche di prevenzione permette agli studenti di affrontare l’anno scolastico con maggiore serenità e fiducia.
Se pensi di soffrire di mal di scuola o credi che un tuo compagno ne sia afflitto, rivolgiti al nostro personale di segreteria per un supporto concreto. Contattaci!

