Il 18 ottobre i ricordi vanno ad un libro che ha fatto parte della giovinezza di molte generazioni.
Era infatti il 18 ottobre del 1886 , più di 130 anni fa, quando la casa editrice Treves pubblicò a Torino il romanzo "Cuore" di Edmondo De Amicis, scrittore e giornalista italiano.
In un clima post Unità d’Italia, mescolando i racconti dei personaggi di una terza elementare di Torino provenienti da ogni parte della Penisola, il libro conquistò subito il pubblico e la critica.
Un libro che parla di eroismi, buoni sentimenti, amore di patria e rispetto per istituzioni e genitori.
Il romanzo è strutturato come se fosse il diario dell’alunno Enrico Bottini, ragazzo di famiglia borghese che riporta quello che accade ai compagni in classe ogni giorno, e vi trovano spazio i "racconti mensili" del maestro.
Già dalla prima pubblicazione, "Cuore" fu ristampato in 40 edizioni e successivamente tradotto in 25 lingue, spesso utilizzato come testo educativo da far leggere ai ragazzi classe dopo classe, decennio dopo decennio.
«Questo libro è particolarmente dedicato ai ragazzi delle scuole elementari, i quali sono tra i 9 e i 13 anni, e si potrebbe intitolare: Storia d'un anno scolastico, scritta da un alunno di terza d'una scuola municipale d'Italia. - Dicendo scritta da un alunno di terza, non voglio dire che l'abbia scritta propriamente lui, tal qual è stampata. Egli notava man mano in un quaderno, come sapeva, quello che aveva visto, sentito, pensato, nella scuola e fuori; e suo padre, in fin d'anno, scrisse queste pagine su quelle note, studiandosi di non alterare il pensiero, e di conservare, quanto fosse possibile, le parole del figliuolo. Il quale poi, 4 anni dopo, essendo già nel Ginnasio, rilesse il manoscritto e v'aggiunse qualcosa di suo, valendosi della memoria ancor fresca delle persone e delle cose.
Ora leggete questo libro, ragazzi: io spero che ne sarete contenti e che vi farà del bene»
(Edmondo de Amicis - Dedica dell'autore)