Associamo l’idea di queste giornate ai coriandoli, alle maschere, ai colori, al clima ludico.
Certo, questi sono gli elementi che ne caratterizzano i festeggiamenti. Tuttavia, la festa con la sua attuale identità viene festeggiata nei Paesi di tradizione cattolica.
Il termine deriva infatti da “carnem levare”, che in latino significa “eliminare la carne”, con riferimento al periodo della Quaresima che inizia il giorno dopo rispetto al Martedì grasso: il Mercoledì delle ceneri.
Da questa giornata, la tradizione cattolica prevede digiuno e purificazione in attesa della Pasqua.
Sappiamo però anche che diverse festività cattoliche traggono le loro radici ancora più indietro nel tempo.
Già gli antichi Greci e gli antichi Romani dedicavano rispettivamente a Dioniso e Saturno ricorrenze simili, con la comune idea di un sovvertimento temporaneo dell'ordine, dove venivano meno distinzioni come quelle tra ricchi e poveri, schiavi e padroni, cittadini e stranieri, prigionieri e uomini liberi, tutti resi uguali da travestimenti e caos.
In particolare nell'antica Roma, per fare riferimento alla nostra storia, la credenza era che Plutone e Saturno nel periodo invernale venissero tra noi comuni mortali e che questo provocasse maltempo ed interruzione dei raccolti.
Sacrifici e banchetti ne avrebbero placato l'ira, inducendoli a tornare nel loro regno ultraterreno e riportando condizioni propizie per l'agricoltura.